Esistono migliaia e migliaia di diverse varietà di cannabis, tutte con caratteristiche, gusti, aromi, ed effetti diversi; ma hanno tutti qualcosa in comune: appartengono a una delle tre famiglie di cannabis. Queste tre famiglie sono sativa, indica o ruderalis (che è la forma meno efficace e, per questo, usata più per scopi tessili e industriali).
Ognuno di questi nomi è usato per descrivere tre gruppi molto diversi fra loro che si trovano all’interno delle Cannabaceae (famiglia a cui tutte le varietà di cannabis appartengono), e ognuna possiede le proprie caratteristiche. Comprendere la differenza tra queste tipologie può aiutare i coltivatori a prendere una decisione informata su ciò che vogliono crescere e aiutare i consumatori a scegliere la tipologia che fa più per loro.
Oltre alle tre famiglie, le piante di cannabis si possono distinguere tramite il sesso: cambia moltissimo infatti se una pianta di cannabis è maschio o femmina.
Piante di cannabis maschio e femmina
Diciamo subito ciò che ci interessa: solo le piante di cannabis femmine producono il fiore. Se è il fiore a interessarvi, quindi, meglio comprare solo semi femminili dal vostro rivenditore di fiducia. Una pianta di cannabis, normalmente, produce semi secondo un rapporto 50/50: approssimativamente la metà dei semi sarà maschio e l’altra metà femmina.
Le piante di cannabis attraversano due fasi:
- la fase “vegetativa”
- la fase di “fioritura”.
Durante la fase vegetativa, che potrebbe essere considerata come l’ “infanzia” dato che la pianta si concentra solo sul crescere sempre di più e il genere non ha importanza. All’inizio di questa fase, di solito, è più difficile determinare qual è il sesso della pianta. Tuttavia, una volta che la pianta ha circa 6 settimane, di solito mostra segni di “pre-fiori” che sono in grado di rivelare il genere prima dell’inizio della fase di fioritura. In seguito, le piante di cannabis passano allo stadio di fioritura, il che significa che smettono di crescere sempre più alte, e invece spargono tutto il loro sforzo per far crescere il loro prezioso fiore. Ricordiamo che le fasi di crescita della pianta di cannabis è influenzato dal tipo di illuminazione che riceve. Discorso a parte va fatto per le autofiorenti.
Quando la pianta sta per rivelare se è maschio o femmina, bisogna guardare al bocciolo dal quale spunterà il fiore. I boccioli maschili e femminili sono diversi l’uno dall’altro anche se può essere facile confonderli all’inizio e bisognerà aspettare ancora un poco lo sviluppo. Un’idea potrebbe essere quella di usare la lente d’ingrandimento di un piccolo gioielliere per avere un aspetto migliore. Esaminare i nodi della pianta e cercare la crescita precoce di piccole sacche (maschi) o due germogli filiformi (femmine), che alla fine diventeranno un fiore. Quando una pianta femmina sviluppa sia organi sessuali maschili che femminili, è considerata ermafrodita.
Ecco le caratteristiche principali che aiutano a distinguere fra pianta di cannabis maschio e femmina:
- Le piante di cannabis femmina sono sane e forti e hanno molti rami. Crescono sia in altezza che in larghezza. All’inizio della fase di fioritura le piante di cannabis crescono piccoli peli all’estremità dei loro rami. Se volete coltivare la cannabis, avrete bisogno di una pianta femminile di cannabis. Le piante femminili di cannabis producono i fiori e sono ad alto contenuto di THC. Acquistando semi femminizzati, avrai una probabilità del 95% di coltivare una pianta femminile.
- Le piante di cannabis maschili sono invece alte e magre, non hanno molti rami e solo poche foglie. Hanno un aspetto “malnutrito” perché crescono principalmente in altezza. La pianta di cannabis maschio ha piccole palline rotonde nei suoi nodi, non produce fiori e ha bassi livelli di THC. I coltivatori di cannabis, consigliano di togliere le piante maschili dalla stanza di coltivazione.
Le differenze fra le famiglie di piante di cannabis
Come si è detto conosciamo tre famiglie principali di cannabis. La Sativa, la Indica e la Ruderalis. Sebbene quest’ultima non sia molto popolare e venga usata principalmente per altri scopi ne parleremo dato che le sue caratteristiche sono interessanti per i coltivatori.
Ecco le differenze fra le famiglie della cannabis:
- La Cannabis Sativa è la varietà di marijuana che le persone sembrano apprezzare maggiormente. Questa pianta cresce molto e diventa molto alta e, per questo meno folta. Le foglie sono lunghe, delicate, strette e, considerando il loro potenziale in altezza, sono perfette per la coltivazione all’aperto. I semi sono morbidi al tatto, senza macchie o segni. Cresce molto lentamente. La Sativa si usa quando si vuole essere attivi durante il giorno, aumenta l’energia e la creatività.
- La Cannabis Indica è una varietà più solida rispetto alla Sativa, ma non raggiunge la stessa altezza. Le piante di Indica generalmente crescono da 1 a 2 metri. È una pianta cespugliosa con foglie tondeggiante. Essendo una pianta corta, è perfetta per la coltivazione indoor, inoltre questo tipo di cannabis fiorisce molto più velocemente e può essere influenzata molto più facilmente regolando il ciclo di luce. Il fiore della Cannabis Indica cresce ravvicinato agli altri ed è più appiccicoso al tatto, oltre che contiene più resina. Ha effetti sedativi e rilassanti.
- La Cannabis Ruderalis è una pianta ancora più corta dell’indica. Forma un cespuglio robusto e ispidi. I boccioli della Ruderalis tendono ad essere di medie dimensioni e con robusti steli. Ciò che distingue veramente La ruderalis è il suo ciclo di fioritura che avviene in base ai giorni e non alla luce. I moderni ibridi di solito iniziano a fiorire tra 21 e 30 giorni dopo la seminai, indipendentemente dal ciclo di luce. Questo è il motivo per cui la maggior parte degli ibridi ruderalis sono la base dei ceppi “autofiorenti”.