La canapa è una pianta con una lunga storia. Possiede alcune fra le fibre più forti del regno vegetale, e per tutta l’età moderna è stata ampiamente utilizzata dalle flotte europee per la costruzione di navi, corde, vele e per l’abbigliamento dei loro equipaggi ma le sue applicazioni non si fermano qui e la canapa industriale è usata anche come fonte di olio di semi, come cibo e come medicina, ma anche a scopi ricreativi. Poiché il termine  “canapa” può includere tutti gli usi di cui sopra, è utile stabilire una differenza tra gli usi pratici e quelli ricreativi della pianta impiegando il termine “canapa industriale” per descrivere quella canapa legale a basso tasso di THC da sfruttare per scopi industriali.

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Come abbiamo detto, ha molti usi, tra cui la fabbricazione di carta, tessuti, plastica biodegradabile, materiali edili, cibo ed eco-carburante. La canapa industriale, poi, è di facile coltivazione, richiede poco o nessun pesticida o erbicida e controlla l’erosione del terreno. 3

Inoltre, può sostituire molti prodotti potenzialmente dannosi, come sono i rifiuti chimici prodotti dalla lavorazione di plastica, carta (che richiede candeggina) e cosmetici. La sostanza chimica più potente necessaria per imbiancare la già leggera carta di canapa è il perossido di idrogeno, o acqua ossigenata, che non è tossico.

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Scendiamo adesso più nel dettaglio andando a esplorare due importanti aspetti della canapa industriale:

  • la coltivazione
  • lo status legale.

La coltivazione della canapa industriale

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È possibile coltivare la canapa industriale organicamente sulla maggior parte dei terreni agricoli. Ci sono molte varietà che possono essere selezionate per le loro diverse caratteristiche, come ad esempio l’alto contenuto di olio o la lunghezza delle fibre, e le banche di semi attuali contengono oltre 100 ceppi di canapa industriale. La canapa cresce rapidamente e soffoca altre erbe infestanti, ha una forte resistenza alla maggior parte dei parassiti e quindi può essere coltivata insieme ad altre colture di leguminose, maturando in sole 8-12 settimane.

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Grazie alle sue radici, la pianta di canapa industriale è in grado di raggiungere l’acqua, legare e aerare il terreno dove altre piante non possono, rendendola utile per bonificare terreni in aree soggette a siccità (ad esempio Sahara africano) o alluvioni. La canapa produce in un quarto del tempo la materia prima degli alberi per la fabbricazione della carta, può essere piantata da una a tre volte a stagione, a seconda del luogo e può essere riciclata fino a dieci volte. Gli stessi prodotti in fibra che la raccolta di canapa produce forniscono anche materie prime per una miriade di altri prodotti sostenibili.

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Il potenziale di mercato è enorme. L’olio essenziale è altamente concentrato e, quando viene utilizzata la varietà di canapa industriale ad alto tasso di CBD, è considerato un trattamento efficace per molte afflizioni fisiche e psicologiche. Per semi interi, semi decorticati o per l’olio, il potenziale di mercato per lo sviluppo di semi di canapa è considerevole. Se la legislazione dovesse venire attenuata, poi, questo aumenterà ancora più velocemente.

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Passando alla paglia della pianta, la paglia intera è ugualmente adatta alla lettiera animale, fornendo al materiale un mercato pronto. Il mercato è particolarmente attraente per i letti per animali di piccola taglia, che viene venduto ad un prezzo ancora più alto. C’è anche un grande spazio per la canapa nella plastica. Alla Conferenza sulla canapa del 2011 in Francia, organizzata da Chenvrière de l’Aube, sono stati esposti molti articoli di plastica realizzati con la canapa, compresi mobili e calzature.

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I benefici agronomici, poi, sono notevoli. Ci sono molti vantaggi economici nella produzione di prodotti a base di canapa sia a livello locale che su scala globale. Con l’aumento della popolazione e le pressanti questioni climatiche, la produzione efficiente di prodotti alimentari più sani è di grande beneficio per la società e dovrebbe essere incoraggiata dai governi. Un esempio è la rinascita della coltivazione di canapa industriale in India.

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La cannabis industriale indiana è considerata tra le migliori qualità considerando il prezzo più basso e per questo è consumata a livello globale. La canapa industriale indiana viene anche utilizzata nel settore tessile del paese come sostituto del cotone ed è unita ad altre fibre naturali come la seta per produrre tessuti. Inoltre può essere una fonte alternativa di biocarburante.

Lo status legale della cannabis

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L’Italia è stato uno dei paesi leader a livello mondiale nella produzione di canapa e nel 1940 ne ha coltivato circa 90.000 ettari. Oggi coltivare la canapa industriale è ancora possibile e legale, grazie alla legge che ne ha decriminalizzato la commercializzazione. Bisogna solo, però, coltivare le varietà di canapa industriale certificate dalla UE con un tasso di THC inferiore allo 0,6 %. Se il tasso venisse superato, infatti, le autorità potrebbero infatti sequestrare e distruggere il vostro raccolto ma senza che la responsabilità cada su di voi.

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Ma ricordate che solo e soltanto un agricoltore registrato presso lo Stato come tale può portare avanti questo tipo di coltivazioni dopo averle dichiarate, anche due settimane dopo la semina. Coltivare delle piante sul vostro balcone non fa di voi agricoltori! L’agricoltore è inoltre obbligato a conservare tutti i cartellini della semente che ne certifichino composizione, specie e provenienza insieme a tutte le fatture d’acquisto. Se il seme non rientra fra le varietà di canapa industriale approvate, coltivarlo è illegale. Nessun problema, invece, per la coltivazione indoor a scopi di floricultura.

 


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