La cannabis come bevanda
Una delle metodologie di fruizione della cannabis è quella che utilizza la pianta per ottenere una bevanda. Esistono diverse alternative, ad esempio:
- la canapa come caffè
- la cannabis come bevanda al CBD
- la cannabis come energy drink
- la cannabis per la birra
- la cannabis come tisana
- la canapa e i succhi.
Prima di iniziare a presentare nel dettaglio la preparazione e/o la storia di diversi tipi di bevande alla canapa, qua si possono trovare numerosi ingredienti per produrre bevande casalinghe alla canapa: Ingredienti alla Canapa.
La canapa come caffè
La prima tipologia di bevande che analizziamo è il caffè alla marijuana, in cui è infusa la canapa. Data l’abitudine di molti consumatori di fumare davanti ad un caffè, si è ben pensato di unire le due cose; questa bevanda è ottenuta tramite l’immissione di chicchi di caffè in un olio ottenuto da piante di marijuana sativa. Una singola tazza contiene circa 10mg di THC, quindi gli effetti per i consumatori abituali potrebbero non essere particolarmente forti.
La cannabis come bevanda al CBD
Negli Stati Uniti inoltre esiste in vendita una combinazione di acqua e CBD, in questo caso la cannabis come bevanda è utilizzata dagli sportivi per la terapia del dolore, infatti la cannabis può essere utile per alleviare spasmi muscolari, per combattere l’insonnia ed anche per ridurre la nausea. Sempre riguardo il CBD, quest’ultimo una volta entrato nell’organismo contrasta gli effetti del THC. Per questo alcune aziende hanno messo sul mercato delle bibite energetiche che grazie all’elevato contenuto di vitamine, minerali ed una elevata concentrazione di CBD sono in grado di ridurre gli effetti spiacevoli che derivano da un elevato consumo di cannabis, come i capogiri o la nausea.
La cannabis come energy drink
Quando si parla di cannabis come energy drink si considera una bevanda, gassata, molto simile alle bevande energetiche più comuni, che sono ricche di caffeina ed altre sostanze energetiche. La cannabis energy drink è una bevanda che contiene oltre alla caffeina, la taurina, la vitamina B ed estratti di canapa senza THC. A differenza delle bevande energetiche tradizionali la cannabis energy drink contiene quantità inferiori di zucchero oppure di dolcificante rispetto alla media. Inoltre grazie ai semi di canapa la cannabis energy drink contiene anche quantità di omega 3 ed omega 6.
Questa bevanda è prodotta in Austria, da un’azienda che è riuscita a sfruttare un vuoto legislativo americano che negli Stati Uniti sta impedendo l’espansione della canapa industriale. Inoltre essendo i semi di canapa comprati in Europa, dove la disponibilità è maggiore, i costi inferiori hanno permesso all’azienda di produrre questa bevanda e di posizionarsi nel mercato americano a prezzi convenienti.
La cannabis e la birra
La cannabis e la birra, o meglio la cannabis e il luppolo sono due elementi strettamente legati. Infatti quest’ultimo rientra nella stessa famiglia della pianta di cannabis, ovvero le Cannabaceae. Pur condividendo la stessa famiglia però il luppolo non contiene dei componenti psicoattivi come invece avviene con la marijuana. Nonostante questo è in grado di indurre alcuni effetti psicoattivi, pur essendo molto blandi (si pensi agli effetti di rilassamento della birra). Infatti è stato usato per secoli per trattare problemi come l’insonnia o l’ansia. Pur essendo simili però non è possibile unire il luppolo e la cannabis nella birra.
Come inserire quindi la cannabis nella birra? Grazie alle recenti riforme americane sulla legalizzazione della marijuana, questa bevanda sta tornando di moda. È necessario per prima cosa che la cannabis sia stata essiccata. Dopodiché sarà necessario immergere la cannabis in acqua fredda per diverse ore. Questo serve per eliminare i residui di clorofilla che altrimenti darebbero un sapore amaro alla bevanda.
Bisogna poi aggiungere il luppolo e la cannabis nella birra allo stesso tempo, perché per la fermentazione i tempi saranno gli stessi. Riguardo le quantità invece, si dovrebbero utilizzare circa 30 grammi di cannabis ogni 5 litri di birra.
La canapa nella tisana
Uno dei modi più famosi di assunzione della cannabis terapeutica è quello di aggiungere la canapa in una tisana. Ci sono diversi metodi efficaci di infusione, come l’acqua, il latte e l’olio, che portano a risultati diversi.
La canapa nella tisana va prima lavorata: vanno separati gli steli dai semi ed i bacelli vanno tritati per ottenere una polvere fine. Dopodiché questa polvere va mescolata con del burro, che andrà poi inserita in una classica bustina di tè e aggiunta all’acqua bollente. Perché la canapa nella tisana abbia effetto può essere necessario fare alcune prove per variare le quantità, non essendo gli effetti uguali per tutti.
La canapa e i succhi
Un altro modo per sfruttare la cannabis come bevanda è quello dei succhi. Infatti il succo grezzo di cannabis usato come bevanda è molto apprezzato. Tutte le diverse parti della pianta ad esclusione dei rami o dei gambi particolarmente spesse, possono essere spremute. Il succo di cannabis come bevanda ha elevati valori nutritivi ed è ottimo a livello medico. Inoltre essendo l’olio di cannabis non esattamente semplice da produrre, utilizzare il succo di cannabis come bevanda può risultare un’ottima alternativa per chi vuole avere in casa un rimedio, ma non è in grado di creare l’olio.