Il caffè in Italia è una grande tradizione invidiata in tutto il mondo e ce ne sono svariati tipi dall’espresso al cappuccino, al macchiato al corretto. Ogni anno nel nostro Paese vengono consumate circa 14 miliardi di tazzine di caffè con una media di 1,7 tazzine al giorno per gli uomini e 1,5 per le donne.

Una nuova varietà di caffè che sta nascendo è quella alla canapa; pur essendo anche questa come il caffè una sostanza comunemente usata nel mondo, i loro effetti combinati insieme non sono molto conosciuti.

Cerchiamo quindi di considerare alcuni aspetti importanti e capire quali effetti può avere il caffè alla canapa.

caffè canapa

Caffè alla canapa legale

Partiamo da un aspetto base, ossia quello di capire se il caffè alla cannabis è legale: è possibile consumare legalmente caffè alla canapa, in quanto questo prodotto ha contenuti bassissimi di THC.
Questa speciale variante del caffè può essere consumata in due modi: la prima è acquistando polvere da caffè o capsule come si fa normalmente con il caffè da preparare a casa autonomamente. Uno dei principali prodotti in Italia è “Cannabissimo”, che è completamente naturale e legale: infatti sulle sue certificazioni ufficiali è dichiarato che rispetta le normative dell’Unione Europea.

L’altra alternativa è invece quella di prendere il caffè al bar. Esiste infatti un bar a Pomigliano d’Arco che vende caffè legale alla canapa, esattamente come si fa alla mattina con cappuccio e brioche, ed è possibile consumarlo quindi in loco.

Effetti della caffeina con il THC

Nel nostro organismo, un’importante sostanza chimica è l’adenosina, prodotta in modo naturale, che agisce da messaggero nella regolazione dell’attività cerebrale e serve per modulare il nostro stato di veglia e di sonno: funge quindi da “segnala di stanchezza”.
L’adenosina si crea nel nostro cervello e si lega ai recettori dell’adenosina; questo legame provoca sonnolenza e provoca quindi un rallentamento dell’attività delle cellule nervose.
Questo porta successivamente alla dilatazione dei vasi sanguigni per permettere una maggiore ossigenazione di quest’organo durante il sonno.
La caffeina viene percepita dalle cellule nervose come adenosina. Tuttavia la differenza è che la caffeina non rallenta l’attività della cellula per favorire il sonno come farebbe invece l’adenosina. Il risultato è quindi che la cellula non è più in grado di identificare l’adenosina, dato che la caffeina è entrata in azione e sta occupando tutti i recettori che normalmente sono associati all’adenosina.
Il risultato è quindi che al posto di rallentare a causa dell’effetto dell’adenosina, i nervi delle cellule accelerano e ci tengono svegli.

Il THC al contrario può provocare effetti opposti a quelli della caffeina, infatti viene considerato nell’ambito medico una sostanza sedante.
Gli effetti di questo cannabinoide infatti sono quelli di aumentare le sensazioni di calma e rilassamento, e provocare l’abbassamento del tasso di neurotrasmissione in alcuni recettori del nostro cervello (e non aumentandola come invece avviene con la caffeina).
Essendo quindi queste due sostanze con conseguenze contrastanti tra loro, quando viene assunta una miscela di caffeina e Cannabis, gli effetti possono cambiare.

Per analizzare gli effetti della caffeina con il THC venne fatto uno studio pubblicato poi in un articolo del 2011 sulla rivista Behavioural Pharmacology (Farmacologia Comportamentale).
In questo esperimento vennero somministrati contemporaneamente THC e caffeina ad una scimmia Saimiri. La conclusione ottenuta dai ricercatori fu che la caffeina amplifica gli effetti psicotropi indotti dal THC: “droghe come la caffeina potenziano gli effetti dei dosaggi minimi di THC, inducendo un effetto amplificante”.

Questo studio mostra quindi come la caffeina e il THC sono capaci di prolungare gli effetti della Cannabis e, allo stesso tempo, di rendere gli “effetti del caffè” più piacevoli.

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La cannabis e la caffeina

Come abbiamo visto dunque, la cannabis e la caffeina sono apparentemente due sostanza completamente diverse tra loro, dato che il caffè eccita (accelerando la funzione dei neurotrasmettitori)  e rende più energici mentre la cannabis rilassa (dato che il THC abbassa di nuovo questa attività neuronale frenetica) .
Non c’è quindi una quantità di simbiosi perfetta tra i due prodotti: in base a quale dei due si predilige si hanno quindi risultati differenti. Come si è analizzato nell’esperimento della scimmia, quando si assume più  cannabis, e quindi al THC, insieme alla caffeina si ha poi una maggiore dipendenza. D’altro canto, assumendo maggiormente caffeina si è propensi quindi a ridurre le quantità di THC per poter raggiungere gli effetti desiderati.
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