Il THC, insieme al CBD e al CGB, è uno dei principali cannabinoidi presente nelle piante di canapa. I cannabinoidi, che sono circa una centinaio in ogni specie di pianta di canapa, sono molecole che hanno la capacità di interagire con il nostro corpo e soprattutto con il nostro sistema nervoso. Ogni tipo di cannabinoide ha un principio attivo diverso e di conseguenza essi differiscono per effetto che hanno sul nostro organismo e per  entità dello stesso.
Il THC è anche sicuramente il più famoso e conosciuto tra i principi attivi della cannabis. Moltissimi però ancora si chiedono cosa è veramente e quali effetti abbia.

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Cos’è il THC

THC è un acronimo che indica il composto chimico “tetracannabinolo”. Venne scoperto nel 1988 dallo scienziato Allyn Howlett che ne studiò il modo in cui esso interagisse con il cervello umano.
Ogni tipo di canapa contiene il THC, dalla cannabis indica a quella sativa.
Gli effetti del THC sono molto intensi e riguardano l’intero nostro organismo. Questa sostanza chimica stimola o arriva specifiche risposte psicologiche, molto spesso associate con l’euforia. In poche parole, il THC nella canapa è un composto psicoattivo che quindi colpisce la mente e il cervello. Essendo poi la mente, ovviamente, collegata al resto del corpo, questi effetti psicoattivi si trasferiscono da una dimensione esclusivamente psichica a quella fisica.

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Il THC e i recettori del corpo

Quando consumiamo cannabis, introduciamo cannabinoidi. Una volta assorbiti, vengono metabolizzati ed entrano nel sistema cardiocircolatorio. In quel momento, essi si connettono ai recettori CB1 e CB2, che sono presenti nel cervello e nel sistema nervoso centrale.

Il THC della canapa però, ha una caratteristica in più: esso è l’unico dei cannabinoidi in grado di collegare tra di loro i due recettori CB1 e CB2.
I recettori CB1 attraverso il cervello e il sistema nervoso controllano il movimento, la memoria, la cognizione, le percezioni sensoriali e addirittura la percezione temporale. Gli effetti del THC sono quelli di “attivare ulteriormente” questi ricettori e le funzioni ad essi collegata.
Nel momento in cui questo accade, viene stimolato il rilascio di dopamina nel cervello, creando una sensazione di euforia e rilassamento. Quello che nel linguaggio comune viene chiamato “effetto high”.
Siccome ognuno di noi è diverso, anche la sensazione che si prova è unica e può variare da individuo a individuo. Moltissimi fattori sono coinvolti in questo processo.

Per quanto riguarda invece il delta-9-THC della canapa, esso ha effetti più seri sul nostro cervello. Da un certo punto di vista questo sembra confermare la teoria di chi sostiene che l’uso di cannabis ad alta percentuale di THC contribuisca alla perdita di memoria a breve termine. Tuttavia, in una prospettiva più ampia e propositiva, la capacità di perdita di memoria può anche essere un importante alleato per chi soffre di disturbi post-traumatici. Il THC nella canapa ha numerosi effetto sui problemi psicologici creati dai traumi.

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Effetti del THC

Oltre a inibire i recettori nel nostro cervello, gli effetti del THC si espandono per tutto il corpo. Infatti , molte delle sensazioni corporee che proviamo nell’assunzione di cannabis sono il risultato dei cambiamenti che avvengono nella nostra mente.

Tra i molti effetti del THC nella canapa ne elenchiamo alcuni:

  • Sistema immunitario: il THC è una potentissima droga anti-infiammatoria che può agire sul sistema immunitario. Dalla depressione alle malattie neurodegenerative, il THC ha un altissimo potenziale terapeutico.
  • Potenziale uso nel combattere il cancro: attualmente è uno dei temi più dibattuti e una delle ricerche scientifiche e mediche più popolari. Proprio questi studi hanno portato alla luce delle proprietà della cannabis e del THC in grado di distruggere le cellule cancerogene.
  • Disturbi della mente: oltre ad essere un importante alleato per coloro che soffrono di disturbi post-traumatici, il THC nella cannabis può anche ridurre stati come ansietà e depressione.
  • Insonnia: nel rilassare la mente e il corpo il THC ha un effetto sedativo naturale, privo delle controindicazioni della maggior parte dei farmaci chimici.
  • Problemi digestivi: il THC è capace di stimolare gli “ormoni della fame”, e quindi importantissimo per chi soffre di anoressia o bulimia, e aiuta a controllare nausea e vomito.

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Dibattito e legislazione

Il THC possiede senza ombra di dubbio effetti positivi. Ciò che però è altrettanto certo, è che i suoi effetti collaterali non sono ancora stati totalmente identificati, e a volte sottostimati. Nel caso dell’azione antinfiammatoria ad esempio, è stato teorizzato che esso possa anche inibire il sistema immunitario, attaccando la funzionalità.
Questi motivi sono tra i tanti alla base del fatto che la cannabis e il THC  è illegale in moltissimi paesi. La percentuale consentita all’interno della cannabis per poter essere venduta è consumata deve essere inferiore al 6%. In questo caso si parla di “cannabis light”, liberamente commercializzata e usata anche in moltissimi prodotti derivati.
Qualora la percentuale superi la soglia consentita, si entra nel campo dell’illegalità e nel reato di consumo di sostanze stupefacenti.

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Canapa sativa e THC

La Cannabis Sativa è una delle varietà di marijuana oggi apprezzata maggiormente. La domanda che ci si pone è se la canapa sativa contiene THC.
Innanzitutto ricordiamo cos’è la canapa sativa.
Questa varietà di canapa è un tipo di pianta molto alta e, per questo meno folta. Le sue foglie sono lunghe e strette. Solitamente coltivata all’aperto, aumenta l’energia e stimola la creatività.
Naturalmente questa varietà di cannabis, così come le altre, possiede una certa quantità di THC; tuttavia così come possiede il THC, presenta anche moltissimi altri cannabinoidi, che hanno importanza ed effetti altrettanto grandi. Semplificando, non possiamo attribuire automaticamente a un tipo di cannabis un’alta o bassa percentuale di THC, basandoci solo sulla loro fisionomia. Ci sono molti fattori in gioco, la maggior parte nelle mani dei coltivatori. La resa delle piante di cannabis infatti può anche essere bassissima e povera sia in THC che in CBD.

 


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