La canapa è una delle colture più antiche conosciute dall’umanità, con testimonianze della sua coltivazione che risalgono a migliaia di anni fa. Oggi è ampiamente accettato che la marijuana abbia due specie principali: la Canapa indica e la Canapa sativa. L’incrocio di ceppi indica e sativa ha portato anche a un’ampia varietà di ceppi ibridi.
Le due tipologie di canapa possiedono caratteristiche differenti. Andiamo a vedere quali.
Differenze morfologiche
La canapa sativa è stata conosciuta prima dell’indica, nel 1753, e inizialmente si pensava che fosse l’unica specie di cannabis. Proviene da zone comprese tra 0 ° e 30 ° di latitudine. Vale a dire, regioni equatoriali del Messico, Colombia, Thailandia e Sud-Est asiatico. Essendo soggetto al caldo torrido di queste aree, la sativa si è evoluta per avere una forma allungata per conservare meglio l’acqua. Le foglie della sativa sono anche loro più strette e lunghe, come il resto della pianta, fiori inclusi. I fiori della canapa sativa sono infatti caratterizzati da una forma sottile.
La forma più “snella” dei fiori della canapa sativa sono un tratto evolutivo che aiuta queste piante a evitare gli attacchi della muffa, poiché i fiori massicci sarebbero molto più sensibili. L’ambiente nativo della canapa sativa non ha mai veramente freddo e ha un livello quasi costante, elevatissimo di umidità. I fiori di sativa spuntano sulle piante di canapa tra la fine di ottobre e novembre.
Quando vi sembra di aver ricevuto più cannabis di quanto avete pagato, probabilmente si tratta una sativa. I fiori della canapa sativa sono più vaporosi e meno compatti, quindi sembreranno di più come quantità. Questi fiori saranno anche più alti. A differenza dei fiori di indica, hanno un aspetto rettangolare, sottile e soffice. Per alcuni consumatori, questo sembra meno attraente.
Gli effetti della cannabis sativa
Gli effetti principali della cannabis sativa sono:
- Energizzante
- Concentrazione
- Miglioramento dell’umore
- Leggermente antidolorifico
Questi effetti stimolanti sono migliori per chi deve portare a termine un lavoro. Gli effetti della cannabis sativa sono più cerebrali di quelli della cannabis indica, che si fa più sentire a livello di corpo. La sua stimolazione è perfetta per i fumatori mattinieri e per chiunque preferisca consumare cannabis durante il giorno.
Ma, per alcune persone, l’innalzamento della stimolazione mentale e dei pensieri associati alla canapa sativa può effettivamente aumentare l’ansia. Ecco perché le persone che sono inclini agli attacchi di ansia scelgono invece i ceppi indica.
Alcuni tipi di canapa sativa sono amat dai fan per i loro effetti mentali, mentre vengono evitate dagli altri perché li trovano troppo stimolanti. L’iperattività mentale associata alla cannabis sativa la rende ideale per le attività creative. Questo tipo di canapa provoca infatti pensieri euforici e sfrenati che facilitano lo scorrere delle idee e aumentano la concentrazione. Questi effetti possono essere molto utili nel combattere la depressione, l’affaticamento e i disturbi dell’umore. Non c’è assolutamente nulla di simile a una scossa di energia mentale indotta da cannabinoidi per farti uscire dalla stasi.
La canapa sativa può anche essere molto utile nel trattamento del Disturbo da deficit di attenzione proprio grazie ai benefici che è in grado di apportare. Mentre c’è chi dice che l’indica è cannabis medica e invece la sativa equivale a cannabis ricreativa, questo non è necessariamente il caso. Entrambi i ceppi di cannabis hanno diversi effetti anche se è importante notare che nessuno di questi è ancora stato verificato dalla ricerca medica.
La cannabis sativa “light”
Con la regolamentazione della vendita in Italia, si trovano sempre più tipi di cannabis sativa “light” cioè canapa sativa ad alto contenuto di cbd con valori di THC quasi nulli. ll CBD viene estratto e separato da specifiche varietà di cannabis. Chimicamente, il CBD è una delle 85 sostanze chimiche conosciute come cannabinoidi, che si trovano tutte nella pianta di cannabis. Il CBD è il secondo composto più abbondante nella canapa, che rappresenta in genere fino al 40% dei suoi estratti. Il CBD è completamente separato e isolato dal THC e il non può dare le stesse sensazioni. Non è possibile ottenere gli effetti della cannabis normale fumando o ingerendo canapa “light” sativa o no (e comunque che ha solo tracce di THC). Il CBD viene estratto sotto forma di olio e viene spesso miscelato in estratti di olio di canapa in varie concentrazioni.
Il CBD, come anche la cannabis “light”, però è legale in tutto il mondo anche se c’è ancora molta disinformazione a riguardo, in parte perché le sue proprietà chimiche sono poco conosciute e in parte a causa della sua stretta somiglianza con il THC.
Fino agli anni ’80, gli scienziati credevano che il CBD precedesse naturalmente la formazione di THC e dal momento che il THC era una sostanza strettamente controllata (lo è ancora), solo il CBD doveva essere regolato in modo altrettanto rigoroso.
Ma in realtà il CBD non è correlato alla catena chimica che porta alla creazione del THC. Condividono alcune caratteristiche ma sono create attraverso percorsi diversi. Di nuovo, a differenza di quella normale, la cannabis sativa “light” è considerata legale ed è sicura da consumare in qualsiasi quantità e concentrazione.
La cannabis Futura 75, la sativa “light” francese
Sono molte le varietà in commercio di canapa sativa, quella che ha avuto più successo di recente è la cannabis Futura 75, una sativa di origine francese ma ora coltivata in tutta Italia. Questa tipologia di cannabis sativa “light” eccelle grazie al suo alto contenuto di CBD e alla sua facile coltivazione. Grazie all’alto contenuto di CBD, è una varietà di canapa che è molto adatta per la produzione di oli CBD, estratti e altri prodotti di canapa fatti in casa. Futura 75 è una varietà certificata di canapa tecnica coltivata in Spagna e Italia e contiene un limite legale dello 0,3% di THC. I semi di questa cannabis “light” sono sensibili al freddo invernale, quindi è meglio organizzarne per tempo la semina. La cannabis Futura 75 si trova prevalentemente nel clima atlantico dell’Europa. Un ciclo di crescita di lunga durata di 150 giorni la caratterizza. Essendo una pianta alta che arriva da 250 a 350 centimetri, la cannabis Futura 75 è una scelta eccellente per la produzione di fibre e di biomassa producendo anche forti rese di olio e semi.